È uno dei corsi più seguiti a Yale e promette di insegnare la scienza del benessere e della felicità.
L’ho trovato nel mio feed qualche giorno fa e mi sono immediatamente iscritta (ah, dove ti porta l’entusiasmo incontrollabile).
È un corso dell’Università di Yale che promette di insegnare la Scienza della Felicità.
The Science of Well-Being è la versione ridotta, gratuita e disponibile on-line del corso Psychology and the Good Life tenuto da Laurie Santos, professoressa di Psicologia e Scienze Cognitive. Si afferma nel web che sia uno dei corsi più seguiti di sempre a Yale e questa cosa, sommata all’argomento del corso, mi ha proprio incuriosito. Aggiungo, nota bene, che si parla di well-being, benessere, prima che di felicità, e decido di prenderlo come un segno da cogliere, infatti sono mesi che questa parola mi segue come un cagnolino e io mi interrogo sul modo migliore per comunicare la mia idea di star bene a chi mi sta attorno.
Mentre guardo gli esercizi della prima settimana e rispondo alle domande del test, mi viene voglia di raccontarti questa esperienza e di trasmettere qualcosa di nuovo anche a te.
Così mi sono messa a scrivere di getto questo post. Non ho intenzione di fare un riassunto del corso, quindi se l’idea ti stuzzica ti consiglio di iscriverti qui e seguirlo per intero, così mi fai pure compagnia, ma mi piace l’idea di condividere le cose più significative che imparo. La scienza del benessere. Sembra fatto apposta per me. Mi piace.
Quanto felice sei?
Il primo passo è, come sempre, dedicato a un momento di consapevolezza, attraverso un’autovalutazione.
Su sito di Authentic Happiness – University of Pennsylvania infatti, puoi misurare il tuo livello attuale di felicità. Scopro di essere a 6.25 su 7 nella general happines scale, non male.
Nel frattempo arrivo al materiale di approfondimento e mi imbatto nel padre fondatore della psicologia positiva, Martin Seligman e in una sua Ted Talk che puoi seguire per intero qui.
Una vita felice? Meglio tre.
Sono tre, secondo Seligman, i diversi tipi di vita felice che possiamo provare.
1- The pleasant life – la vita piacevole
Consiste nel provare quante più emozioni positive possibili e nell’acquisire le capacità per amplificarle ed estenderle nel tempo e nello spazio.
Cosa puoi fare per migliorare la tua vita piacevole? Imparare ad apprezzare le cose belle che ti succedono. Ad assaporarle e gustarle. Ma soprattutto, a progettarle. Potresti per esempio, usare il tuo prossimo sabato per disegnare la giornata perfetta e impegnarti per godertela fino in fondo.
Ma anche fare qualcosa per gli altri migliora la tua vita, così come provare gratitudine e imparare a ringraziare. Prova a scrivere tutto quello per cui sei grato pensando a una persona che ti ha fatto del bene e a cui non hai mai detto queste cose e poi chiamala, valla a trovare e leggile i tuoi pensieri a voce alta. Le ricerche dicono che entrambi sarete più felici nei giorni e mesi a venire.
1- The life of engagement o good life – la vita dell’impegno
La viviamo quando il tempo si ferma mentre stiamo facendo qualcosa. Vuol dire raggiungere il FLOW, il cosiddetto stato di flusso, una condizione molto diversa dal piacere, perché contrariamente ai momenti in cui provi emozioni forti e piacevoli, quando ti trovi nel flow non senti nulla. La tua concentrazione è massima, sei quello che stai facendo.
Con sorpresa scopro che c’è una ricetta per raggiungere questo tipo di vita felice e consiste nel conoscere i nostri cinque principali punti di forza e usarli al meglio nel lavoro, quando ci divertiamo e nei rapporti con amici e familiari. Selignam paragona questo stato all’eudemonia, termine che indica il senso della felicità come scopo ultimo della vita e dell’esistenza umana.
3- The meaningful life – la vita con significato
In questo caso si tratta non solo di conoscere le tue migliori capacità ma soprattutto di metterle al servizio di qualcosa di più grande e importante di te.
A questo punto il seminario si conclude con una riflessione ad effetto: le persone più soddisfatte non sono quelle che riescono a godere e provare emozioni positive in maggior numero, bensì quelle che ricercano nella loro vita il significato e subito dopo l’impegno. E la vita più piena e soddisfacente è appannaggio delle persone che uniscono una vita di impegno con la ricerca del significato.
È solo la prima lezione ma quest’idea della scienza del benessere mi piace sempre di più, quindi continuerò a raccontartele.
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