Il mondo corre veloce, ci sottopone a mille stimoli ed è sempre più facile sentirsi sovraccarichi.
Se ti sembra di non riuscire mai a fare tutto, forse stai facendo uno di questi 10 errori.
Non è difficile sentirsi sopraffatti in un mondo che va veloce e ci dona ogni giorno la quantità di informazioni che nostro nonno avrebbe ricevuto in un anno.
Abbiamo così tanti impegni da non sapere da che parte cominciare. Succede quando si accumulano troppe cose: vestiti che non indossiamo e aggeggi che non usiamo, ma anche gli appunti sulla scrivania, i libri da comprare, i corsi on-line che poi non si riescono a frequentare. I post da leggere con calma e le nuove uscite tecnologiche.
Il tempo per fare tutto diventa mai abbastanza; bilanciare vita privata e lavoro è sempre più difficile e i momenti in cui sentirsi realmente liberi e a posto con la coscienza sempre più rari.
A volte questo momento porta anche a un blocco della creatività. Siamo così presi dalle mille cose da fare che, quando le terminiamo, la stanchezza prende il sopravvento e abbiamo solo voglia di andare a dormire. Altre volte le nuove idee non mancano, ma quello che manca è il tempo per realizzarle.
Dietro a tutto ciò c’è spesso la difficoltà di gestire il tempo e una scarsa capacità di indirizzare le energie nella giusta direzione.
In lotta contro il tempo? 10 facili errori
Se il tuo problema è l’eterna lotta contro il tempo e ti senti oberato, ma alla fine inconcludente, è probabile che tu stia facendo uno di questi errori:
- Hai un percezione errata del tempo. Per esempio:
- Sottostimi il tempo che ti serve per portare a termine un’attività. Anche se hai un progetto chiaro e buone idee, quando ti metti al lavoro ti accorgi che ci metti il doppio del tempo o che non hai tutti gli strumenti necessari e le conoscenze per portarlo a compimento. Sei sempre molto ottimista riguardo a quello che riuscirai a fare.
- Pensi di avere un numero infinito di ore e continui a riempirti la giornata di cose da fare (e invece, no, il tempo non è infinito, lo scrivevo qui). Il tempo ti sembra una grande scatola in cui butti tutto quello che arriva, senza ordine.
- Non consideri i tempi morti, come quelli per gli spostamenti. Pensi che per arrivare a destinazione ti verrà in aiuto il teletrasporto. Semafori rossi, camion della spazzatura, parcheggi occupati? La tua mente si rifiuta categoricamente di considerarli.
- Non ti dai degli orari di inizio e fine. Per esempio, segni l’inizio di una attività ma non stabilisce a priori entro quando dovrà essere finita.
- Non hai un metodo per gli imprevisti, che nella vita esistono e che vanno appunto pre-visti.
- Non usi un’agenda. Non solo per le scadenze e le attività dei bambini, ma per visualizzare il tempo concretamente. A volte invece, anche se ce l’hai, non hai l’abitudine di usarla anche per gli impegni personali o le incombenze quotidiane, come fare la spesa o portare i bambini a scuola. Blocchi gli spazi per il lavoro e le serate con gli amici. Ma non ti è mai venuto in mente che anche fare la spesa o pulire la casa sono attività da considerare nel tuo menage. Il risultato? Lasci i momenti per la cura di te sempre per ultimi, si tratti di tagliarti i capelli o di una visita medica di controllo.
- Cominci troppe cose alla volta. Accumuli stimoli, idee e progetti, ma poi non riesci a concretizzarli. Per te la regola del finire una cosa prima di cominciare un’altra è sconosciuta.
- Non definisci le tue priorità. Se dovessi fare una e una cosa soltanto entro l’anno, il mese o la giornata, sai quale sarebbe?
- Non hai un piano da seguire. Non fai un planning annuale, trimestrale e mensile delle attività da svolgere e delle tue entrate. Anche nella tua vita privata non pianifichi in anticipo il tuo mese, la tua settimana e la tua giornata.
- I tuoi obbiettivi non sono chiari. Hai dei desideri sì, e anche dei progetti concreti. Ma non sono definiti e soprattutto non hanno una scadenza. Hai delle intenzioni ambiziose, ma poi nella pratica non sai da dove cominciare. Ciò significa che hai un obiettivo grande, ma non lo hai diviso in piccoli passi. O che non hai un piano da seguire, come ti raccontavo in questo post.
- Ti distrai in continuazione. I social, dalle notifiche di whatsapp, dalle cose interessanti che trovi in internet. Magari sul momento è bellissimo inseguire la curiosità che ti porta da una parte all’altra nelle infinite possibilità del web, le riesci anche a spacciare per relax o fase di ricerca, peccato che arrivi a fine giornata e non hai concluso niente. È gratificazione immediata, e non ti accorgi che ruba il tempo per costruire sogni e progetti più grandi.
- Rimandi all’infinito, senza accorgerti che questi due acerrimi nemici ti stanno facendo la guerra: la sindrome dell’impostore e l’eccesso di perfezionismo. Non sarai mai abbastanza bravo e non ne saprai mai abbastanza così ti perdi dietro a nuovi libri, nuovi corsi, nuovi profili da seguire, nuove prove da superare. Dietro alla procrastinazione cronica ci sono spesso la paura di fallire, e la ben più insidiosa paura di avere finalmente il successo che desideri e di essere felice. Se questo è il tuo tallone d’Achille in questo post trovi la mia tecnica preferita per fare il primo passo.
- Hai ceduto al multitasking, non lavori per blocchi e non distingui tra lavoro proattivo e lavoro reattivo. Sei in balia delle richieste e gli stimoli che ti arrivano dall’esterno, soprattutto dai capi, dai colleghi o dai tuoi clienti. Ti sembra di essere efficiente perché rispondi subito a mail e messaggi, ti sembra anche di riuscire a fare due cose alla volta, ma non ti accorgi che i tuoi cali di attenzione sono sempre più frequenti, che la tua concentrazione peggiora e che portare a termine un lavoro dall’inizio alla fine è sempre più raro.
- Le tue to do list sono troppo lunghe. Hai una serie infinita di incombenze, non le dividi per argomento (ma qui ti spiego il mio metodo per chi ha troppe cose da fare), così finisci sempre per fare le più semplici pur di toglierti la soddisfazione di riuscire a spuntarne almeno qualcuna, mentre quelle importanti restano sempre alla fine. Ma soprattutto le tue to do list non trovano uno spazio concreto nella tua gestione del tempo rivelandosi così piuttosto inutili.
Una buona gestione del tempo e l’arte di pianificare si possono imparare. Si comincia da un’analisi realistica di come passi il tuo tempo, tracciando le tue attività, per poter poi inserire pezzo dopo pezzo quello che ti serve per portare a termine il tuo progetto. Lo possiamo fare assieme con questo percorso e ritrovare il tuo tempo in un mese.
Decisamente utile e… Veritiero!
Ci siamo passati tutti. Ma esserne consapevoli e saperli vedere è un ottimo passo per poi correggerli, sei d’accordo?