Nel 2016 non si sentiva parlare d’altro. Anche se non è più così di moda è ancora oggi una delle filosofie di vita che ti possono cambiare la giornata, con poco. Prendendo spunto dalla ricetta danese per la felicità, possiamo goderci di più la vita e rendere speciale tutto ciò che sembra, all’apparenza, normale.
Si chiama Hygge e ne scrissero libri su libri. La via danese alla felicità. Il metodo danese dei piaceri quotidiani. Fu un successo di grande portata, anche se, come accade quando la vita corre veloce, oggi non se ne sente più parlare.
Non era facile spiegare in modo univoco il significato di quella parola. Era l’arte di creare calore, il benessere dello spirito, la sensazione di sentirsi a casa, al riparo e al sicuro, la capacità di stare in intimità con le persone che amiamo, ma anche liberi in solitudine.
Hygge è quel senso di pienezza e appagamento che puoi provare in tanti momenti, ma in particolare all’inizio e alla fine della giornata (se vuoi delle idee su cosa fare in questi due momenti li trovi qui e qui).
È una parola senza corrispettivo in altre lingue, per descrivere lo stile di vita di uno dei paesi più felici al mondo (dal primo Rapporto Mondiale sulla Felicità, pubblicato nel 2012, sono 4 i Paesi che sono stati al vertice della classifica: la Danimarca nel 2012, 2013 e 2016, la Svizzera nel 2015, la Norvegia nel 2017 e la Finlandia nel 2018, 2019 e 2020).
In quei libri si raccontava sì di sensazioni, ma anche di dare spazio ai piccoli piaceri della vita cominciando da accorgimenti pratici. Come abbassare i punti luce e creare atmosfera usando un’illuminazione diffusa. O spegnere il telefono ed essere presenti, fosse anche per guardare fuori dalla finestra e bere un tè. Cedere al piacere di caffè, cioccolato, torte e biscotti. Cucinare sul fuoco, vivere in armonia e con gratitudine per quello che abbiamo. Stare comodi nei nostri vestiti e scegliere spazi e situazioni confortevoli, prendersi cura della propria casa per se stessi. Creare occasioni familiari e casalinghe per stare con le persone che per noi sono importanti.
Hygge è uno stile di vita. È la capacità di apprezzare i momenti semplici della vita, da soli e in compagnia. È la sensazione che ogni azione quotidiana, anche la più banale, può farci sentire fortunati, sicuri, protetti.
Per me Hygge è rendere speciale qualcosa di normale. E lo faccio organizzando la mia vita in modo che anche le attività quotidiane più semplici, fare colazione, cucinare la cena, fare la doccia quando rientro, diventino importanti rituali.
Bastano pochi accorgimenti per creare bellezza in quello che si fa e trasformarlo in qualcosa di speciale. Puoi cominciare anche tu, subito, seguendo queste 20 idee:
- Sorseggiare una tazza di the senza fare nient’altro.
- Prepararare i pop corn in casa, nella pentola, non con quelli da microonde, e organizzare una serata film e coperta.
- Aprire una bottiglia di vino rosso e invitare un amico a casa.
- Accendere una candela profumata. In qualsiasi momento, anche a colazione o quando ti strucchi.
- Riempire il tuo divano di cuscini e coperte.
- Trovare uno stile comodo e avvolgente per vestirti quando sei a casa. Tessuti naturali e freschi in estate, maglioni oversize e calzettoni di lana in inverno.
- Chiamare gli amici e tirare fuori un gioco in scatola.
- Accendere un fuoco.
- Prendere la bicicletta per un giro senza meta.
- Fare un picnic.
- Preparare un bagno caldo illuminato da candele. Non hai la vasca? Una doccia a lume di candela ha altrettanto potere.
- Trasformare il bagno in una spa. Metterci il sale, aggiungerci gli oli essenziali.
- Invitare gli amici per una griglia e cucinare tutti assieme.
- Cuocere le castagne sul fuoco.
- Preparare i biscotti in compagnia di amici e bambini.
- Comprare abat-jour, lampade da tavolo e piccoli punti luce e disseminarli nei posti più impensabili.
- Bruciare oli essenziali o usare i diffusori per essenze.
- Andare in un caffè e ordinare caffè lungo e una fetta di torta.
- Scaldare un cuscino di noccioli di ciliegie e portarlo a letto quando fa freddo.
- Apparecchiare la tavola di tutto punto anche se sei da solo.
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